Diritto penale: non è viziata da eccesso di delega la disciplina della detenzione domiciliare sostitutiva introdotta dalla "riforma Cartabia" [art. 71, comma 1, lett. c), d.lgs. 150/2022]

Non è fondata la questione di legittimità costituzionale - sollevata dalla Corte d'appello di Bologna in riferimento all'art. 76 Cost. - dell'art. 71, comma 1, lett. c), del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 («Attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al Governo per l'efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari»), in tema di detenzione domiciliare sostitutiva.

Corte costituzionale, 10 maggio 2024, n. 84

Procedura penale: non è incostituzionale l'art. 444 c.p.p., là dove, nel caso di "patteggiamento" per reati contravvenzionali, prevede la diminuzione della pena fino a un terzo, anziché fino alla metà

Non è fondata la questione di legittimità costituzionale - sollevata dal Tribunale di Marsala in riferimento all'art. 3 Cost. - dell'art. 444 c.p.p., là dove, nel caso di applicazione della pena su richiesta delle parti per reati contravvenzionali, prevede la diminuzione della pena fino a un terzo, anziché fino alla metà.

Corte costituzionale, 10 maggio 2024, n. 83

Ambiente e paesaggio: incostituzionale la legge della Regione Puglia che escludeva dalle procedure di valutazione ambientale e paesaggistica, fino al 31 dicembre 2023, le aree a parcheggio a uso pubblico e temporaneo

È incostituzionale - per violazione dell'art. 117, secondo comma, lett. s), Cost. - la normativa della Regione Puglia (l. 19/2023) che esclude(va) dalle procedure di valutazione ambientale e paesaggistica, fino al 31 dicembre 2023, le aree a parcheggio a uso pubblico e temporaneo.

Corte costituzionale, 10 maggio 2024, n. 82

Circolazione stradale: se l'autovelox non è omologato, l'accertamento dell'eccesso di velocità è illegittimo

In tema di circolazione stradale, è illegittimo il verbale di accertamento della violazione del limite massimo di velocità, ove l'infrazione sia stata rilevata per mezzo di un apparecchio autovelox non omologato - benché approvato - secondo la normativa vigente. ► V. anche, in questa Rivista, fra le altre: Corte cost., sent. n. 113/2015; Cass. civ., sez. II, ordd. nn. 26511/2023, 23330/2020 e 8060 e 1661/2019.

Corte di cassazione, sezione II civile, 18 aprile 2024, n. 10505

Procedura civile: nel procedimento ex art. 380-bis c.p.c., il presidente della sezione o il consigliere delegato che ha formulato la proposta di decisione accelerata può far parte, anche come relatore, del collegio che definisce il giudizio

In tema di procedura civile, nel procedimento di cui all'art. 380-bis c.p.c. per la decisione accelerata dei ricorsi inammissibili, improcedibili o manifestamente infondati, come disciplinato dal d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 («Attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata»), il presidente della sezione, o il consigliere delegato, che abbia formulato la proposta di decisione può far parte, ed eventualmente essere nominato relatore, del collegio che definisce il giudizio a norma dell'art. 380-bis.1 c.p.c., non versando in situazione di incompatibilità agli effetti degli artt. 51, comma 1, n. 4), e 52 c.p.c., atteso che tale proposta non rivela una funzione decisoria e non è suscettibile di assumere valore di pronuncia definitiva, né la decisione in camera di consiglio conseguente alla richiesta del ricorrente si configura quale fase distinta che si sussegue nel medesimo giudizio di cassazione con carattere di autonomia e con contenuti e finalità di riesame e controllo sulla proposta stessa.

Corte di cassazione, sezioni unite civili, 10 aprile 2024, n. 9611

Tributi: è incostituzionale l'art. 39-bis d.l. 159/2007, là dove esclude la natura tributaria delle obbligazioni derivanti dalle disposizioni in materia di addizionale comunale sui diritti d'imbarco dei passeggeri sugli aeromobili

È incostituzionale - per violazione dell'art. 3 Cost. - l'art. 39-bis del d.l. 1° ottobre 2007, n. 159 («Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale»), convertito, con modificazioni, nella l. 29 novembre 2007, n. 222, là dove esclude, con norma di "interpretazione autentica", la natura tributaria delle obbligazioni derivanti dalle disposizioni in materia di addizionale comunale sui diritti d'imbarco di cui all'art. 2, comma 11, della l. 24 dicembre 2003, n. 350.

Corte costituzionale, 9 maggio 2024, n. 80

Giurisdizione: sul rifiuto dell'Agenzia delle entrate di aggiornare la classificazione catastale di un immobile decide il giudice tributario

Ai sensi degli artt. 2, comma 2, e 19, comma 1, lett. f), del d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546 («Disposizioni sul processo tributario in attuazione della delega al Governo contenuta nell'art. 30 della legge 30 dicembre 1991, n. 413»), appartengono alla giurisdizione del giudice tributario le controversie in materia di operazioni catastali individuali (fattispecie riguardante il rigetto, da parte dell'Agenzia delle entrate, di un'istanza di aggiornamento della classificazione catastale di un immobile).

TAR Campania, Salerno, sezione I, 26 aprile 2024, n. 906

Appalti pubblici: è illegittima la clausola della lex specialis che impone agli operatori economici la fornitura di un bene commercializzato da uno specifico produttore, senza possibilità di offrire articoli equivalenti

In tema di procedure per l'affidamento di contratti pubblici, è illegittima - per violazione del punto 6 della parte II-A dell'allegato II.5 al d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 («Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici») - la clausola della lex specialis che impone agli operatori economici la fornitura di un bene (nella fattispecie, una massa filtrante) commercializzato da uno specifico produttore, senza prevedere la possibilità di offrire articoli equivalenti.

TAR Toscana, sezione IV, 24 aprile 2024, n. 495

Appalti pubblici: è legittima l'esclusione dalla gara dell'impresa che non giustifica con elementi concreti e puntuali la quantificazione in misura pari a zero degli oneri aziendali per la sicurezza

In tema di procedure per l'affidamento di contratti pubblici, è legittima l'esclusione dalla gara dell'operatore economico che, in sede di verifica della congruità dell'offerta, non abbia fornito elementi concreti e puntuali a supporto della quantificazione in misura pari a zero degli oneri aziendali per la sicurezza. ► V. anche TAR Piemonte, sez. II, sent. n. 77/2023, in questa Rivista.

TAR Lazio, sezione III, 23 aprile 2024, n. 8116

Diritto UE: le associazioni professionali di magistrati non hanno il diritto di impugnare decisioni relative alla nomina dei procuratori

Gli artt. 2 e 19, § 1, TUE, in combinato disposto con gli artt. 12 e 47 CDFUE, devono essere interpretati nel senso che essi non ostano a una normativa nazionale (come quella rumena) che, subordinando all'esistenza di un legittimo interesse privato la ricevibilità di un ricorso di annullamento avverso la nomina di procuratori competenti ad esercitare l'azione penale nei confronti dei magistrati, esclude, in pratica, che un tale ricorso possa essere proposto da associazioni professionali di magistrati al fine di tutelare il principio dell'indipendenza dei giudici.

Corte di giustizia UE, prima sezione, 8 maggio 2024

Accesso ai documenti amministrativi: il diritto di accesso vale anche per gli atti interni (come il computo metrico estimativo di un appalto di servizi)

Ai sensi dell'art. 22, comma 1, lett. d), della l. 7 agosto 1990, n. 241 («Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»), rientrano nell'ambito oggettivo del diritto di accesso anche gli atti interni o non relativi a uno specifico procedimento (fattispecie riguardante un'istanza ostensiva del computo metrico estimativo di un appalto di servizi). ► V. anche CdS, sez. V, sent. n. 3856/2016, in questa Rivista.

CGA Regione Siciliana, 24 aprile 2024, n. 315

Farmaci: è incostituzionale l'art. 36, commi 1 e 2, l. 449/1997, concernente la determinazione del "prezzo medio europeo" dei medicinali

È incostituzionale - per violazione degli artt. 3, 111 e 117, primo comma, Cost., quest'ultimo in relazione all'art. 6 CEDU - l'art. 36, commi 1 e 2, della l. 27 dicembre 1997, n. 449 («Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica»), concernente la determinazione del "prezzo medio europeo" dei farmaci.

Corte costituzionale, 6 maggio 2024, n. 77

Processo amministrativo: appello inammissibile se la procura ad litem è successiva alla proposizione dell'impugnativa

In tema di processo amministrativo, ai sensi dell'art. 44, comma 1, lett. a), in combinato disposto con l'art. 40, comma 1, lett. g), c.p.a., è nullo, e quindi inammissibile, il ricorso in appello per il quale sia stata conferita procura al difensore successivamente alla proposizione del ricorso stesso, difettando tale procura del necessario requisito della specialità. ► V. anche, in questa Rivista: CdS, sez. VI, sent. n. 2922/2019; TAR Lombardia, sez. II, sent. n. 339/2020; TAR Molise, sent. n. 38/2022.

Consiglio di Stato, sezione III, 19 aprile 2024, n. 3550

Edilizia e urbanistica: grava sul privato l'onere di provare la data di realizzazione e l'originaria consistenza dell'immobile che l'Amministrazione ritiene abusivo

In tema di edilizia e urbanistica, grava sul privato l'onere di provare la data di realizzazione e l'originaria consistenza dell'immobile ritenuto abusivo, poiché solo l'interessato può fornire gli atti, i documenti o gli elementi probatori, anche di natura presuntiva, che siano in grado di radicare la ragionevole certezza della sanabilità dell'opera in ragione dell'eventuale preesistenza di essa rispetto all'introduzione di un determinato regime normativo dello ius aedificandi; una volta che il privato abbia dedotto concreti elementi di fatto circa l'epoca dell'abuso, spetterà all'Amministrazione fornire prova contraria. ► V. anche, in questa Rivista: CdS, sez. VI, sentt. nn. 10102 e 8510/2023; CGARS, sentt. nn. 291/2021 e 1003/2020; TAR Basilicata, sent. n. 201/2020; TAR Lazio, sez. II stralcio, sent. n. 4927/2023.

Consiglio di Stato, sezione VI, 17 aprile 2024, n. 3486

Appalti pubblici: la revisione dei prezzi si applica anche nell'ipotesi di proroga tecnica del contratto disposta con ordinanza sindacale in virtù di una clausola dello stesso

In tema di procedure per l'affidamento di contratti pubblici, l'istituto della revisione dei prezzi trova applicazione anche nell'ipotesi di proroga tecnica del contratto disposta con ordinanza sindacale in virtù di una clausola contenuta nello stesso.

Consiglio di Stato, sezione IV, 15 aprile 2024, n. 3403

Processo amministrativo: l'accertamento ex art. 8, comma 1, c.p.a. del contenuto dei diritti reali vantati dalle parti non fa stato fra le stesse

In tema di processo amministrativo, l'accertamento ex art. 8, comma 1, c.p.a. del contenuto dei diritti reali vantati dalle parti non fa stato fra le stesse, essendo effettuato dal giudice incidenter tantum, ovverosia al solo fine di verificare la sussistenza della legittimazione ad agire e resistere in giudizio.

Consiglio di Stato, sezione VII, 11 aprile 2024, n. 3334

Sanità: è incostituzionale la normativa dell'Emilia-Romagna sulla composizione della commissione preposta alla selezione per il conferimento degli incarichi di direzione delle strutture complesse degli IRCCS

È incostituzionale - per violazione dell'art. 117, terzo comma, Cost. («tutela della salute») - la normativa della Regione Emilia-Romagna (l. 7/2023) la quale prevede che la commissione preposta alla selezione per il conferimento degli incarichi di direzione delle strutture complesse degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) è composta, oltre che dal direttore sanitario, anche dal direttore scientifico.

Corte costituzionale, 6 maggio 2024, n. 76

Responsabilità amministrativa: gli operatori economici beneficiari del contributo a fondo perduto ex art. 1 d.l. 41/2021 ("decreto sostegni") sono sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti

In tema di responsabilità amministrativa, gli operatori economici che abbiano percepito il contributo a fondo perduto previsto dall'art. 1 del d.l. 22 marzo 2021, n. 41 («Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19»), convertito, con modificazioni, nella l. 21 maggio 2021, n. 69, sono sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti, trattandosi di beneficio vòlto alla realizzazione di un interesse pubblico.

Corte dei conti, s.g. Emilia-Romagna, 5 aprile 2024, n. 29

Lavoro: il datore che nel contratto stagionale non menziona espressamente il diritto di precedenza del lavoratore rispetto a nuove assunzioni (art. 24 d.lgs. 81/2015) deve risarcire il danno

In tema di rapporti di lavoro a tempo determinato concernenti attività stagionali ai sensi degli artt. 5, comma 4-ter, del d.lgs. 6 settembre 2001, n. 368 («Attuazione della direttiva 1999/70/CE relativa all'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso dall'UNICE, dal CEEP e dal CES»), e 21, comma 2, del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 («Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183»): 1) le prestazioni da eseguire e il carattere stagionale delle stesse devono risultare dalla causale dei relativi contratti; nel caso di contestazioni sollevate in proposito dal lavoratore, il giudice è tenuto ad accertare le mansioni effettivamente svolte e la loro stagionalità; l'onere di provare che il lavoratore fosse addetto esclusivamente ad attività stagionali, ovvero altre a esse strettamente complementari o accessorie, grava sul datore di lavoro; 2) quest'ultimo, se convenuto in giudizio per aver omesso, in violazione dell'art. 24, comma 4, d.lgs. 81/2015, di menzionare espressamente nel contratto a termine il diritto di precedenza del lavoratore stagionale rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato non può opporre la mancata manifestazione di interesse da parte del lavoratore medesimo e, se ha assunto altri soggetti, è obbligato al risarcimento del danno ex art. 1218 c.c., così come in ogni altro caso di assunzione lesiva del diritto di precedenza.

Corte di cassazione, sezione lavoro, 9 aprile 2024, n. 9444

Intermediazione finanziaria: il contratto-quadro sottoscritto da uno solo dei due investitori è nullo per difetto di forma scritta, con conseguente travolgimento degli ordini di acquisto nei confronti di entrambi

In tema di intermediazione finanziaria, il contratto-quadro sottoscritto da uno solo dei due investitori è nullo per difetto di forma scritta, giusta l'art. 23 del d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 («Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della legge 6 febbraio 1996, n. 52»), con conseguente travolgimento degli ordini di acquisto nei confronti di entrambi, senza che occorra valutare se la partecipazione dell'altro (la cui sottoscrizione, nella specie, è risultata apocrifa) sia stata essenziale, essendo il medesimo contratto qualificabile non già come plurilaterale ai sensi dell'art. 1420 c.c., bensì come bilaterale con parte soggettivamente complessa.

Corte di cassazione, sezione I civile, 8 aprile 2024, n. 9331