Consiglio di Stato
Sezione VII
Sentenza 11 aprile 2024, n. 3334

Presidente: Lipari - Estensore: Di Carlo

FATTO E DIRITTO

1. La s.r.l. Oprafin appella la sentenza di cui in epigrafe con cui il T.A.R. del Lazio - Latina ha respinto il suo ricorso per l'annullamento della ordinanza contingibile e urgente n. 19 del 12 agosto 2022 con la quale il Sindaco di Sabaudia le ha ordinato di riaprire e mantenere aperto fino al giorno 30 settembre 2022 il varco che insiste nel proprio immobile sito in Sabaudia, Strada Lungomare Pontino n. 14074 (già n. 158), con annesso giardino di pertinenza esclusiva, attraverso il quale si accede al pubblico arenile denominato "Da Moravia" sulla strada Lungomare Pontino, all'altezza del civico ex 156 E.

2. A sostegno del gravame, la società ricorrente aveva dedotto che il suddetto accesso era sempre stato interdetto al pubblico transito e che le chiavi del cancello erano rimaste sempre nella sua disponibilità e di quella dei soggetti effettivamente titolari di un diritto reale di servitù di passaggio formalmente riconosciuto mediante atto trascritto nei pubblici registri immobiliari, mentre nessun diritto di servitù di pubblico passaggio poteva affermarsi come riconosciuto o comunque come esistente in fatto, dal momento che gli accessi al mare attraverso il cancello del giardino della villa, se pure sono avvenuti, lo sono stati in conseguenza di manomissioni ad opera di ignoti.

3. Il T.A.R. adito ha respinto il ricorso ritenendo sussistenti le condizioni previste per l'adozione dell'ordinanza contingibile e urgente.

4. Nell'appellare la sentenza, la s.r.l. Oprafin ha censurato la motivazione nella parte in cui sembra dare per assodata l'esistenza della servitù di pubblico passaggio (per avvenuta usucapione ovvero per dicatio ad patriam), quando invece detto accertamento è devoluto alla cognizione del giudice civile, trattandosi di un diritto soggettivo. Più in generale, la società ricorrente ha comunque sia contestato la sussistenza delle condizioni in capo al Sindaco di Sabaudia per potere adottare un'ordinanza contingibile e urgente ai sensi degli artt. 50 e 54 d.lgs. n. 267/200[0], insistendo sulla natura privata del bene, in proprietà esclusiva, salvo che per il diritto di servitù formalmente riconosciuto in favore dei soggetti nominativamente indicati nell'atto formalmente trascritto nei pubblici registri immobiliari. Infine, si è riservata anche in questo grado di giudizio la facoltà di proporre un autonomo giudizio per il risarcimento dei danni patiti in conseguenza del disturbo arrecato alla proprietà privata e alla propria tranquillità domestica.

5. Il Comune di Sabaudia ha preliminarmente eccepito l'improcedibilità dell'appello per sopravvenuta carenza di interesse alla decisione, in quanto l'atto gravato ha esaurito la sua efficacia al termine della stagione estiva 2022, e precisamente il giorno 20 settembre 2022. Nel merito ha comunque insistito per il rigetto del gravame, ribadendo la legittimità del proprio operato.

6. Il signor Alberto M. è intervenuto anche in questo grado a sostegno delle ragioni della società ricorrente, deducendo l'esistenza solo in proprio favore del formale riconoscimento della servitù di passaggio nel fondo in questione.

7. Le parti hanno ulteriormente insistito nelle rispettive tesi difensive e in sede di discussione orale il difensore di parte appellante ha dichiarato di non opporsi alla declaratoria di improcedibilità dell'appello per sopravvenuto difetto di interesse a ricorrere, già oggetto di specifica eccezione preliminare sollevata dal Comune di Sabaudia nella sua memoria di costituzione, purché sia dato atto: i) che il decisum contenuto nella sentenza di primo grado, idoneo a passare in cosa giudicata, non può fare stato fra le parti circa l'accertamento del diritto di proprietà in capo alla s.r.l. Oprafin e della servitù di pubblico passaggio reclamata dalla collettività rappresentata dal Comune di Sabaudia; ii) che l'atto ha esaurito del tutto la sua efficacia alla data del 20 settembre 2022.

8. Alla udienza pubblica del 13 febbraio 2024 la causa è passata in decisione.

9. Sulla base degli atti processuali, dei documenti di causa e delle eccezioni e conclusioni infine rassegnate dalle parti, deve dichiararsi l'improcedibilità dell'appello per sopravvenuta carenza di interesse, alla stregua del fatto che:

a) vi è apposita eccezione di parte in tal senso (v. la memoria di costituzione del Comune di Sabaudia);

b) vi è consenso del difensore di parte appellante, come da dichiarazione resa a verbale;

c) l'atto impugnato reca espressamente un termine di efficacia che è già scaduto, essendo spirato lo scorso 20 settembre 2022;

d) per il futuro, l'Amministrazione comunale potrà rideterminarsi nell'esercizio della sua discrezionalità anche riadottando nuovi ordini di consentire l'accesso al mare, tuttavia autonomamente motivati e non fondati sic et simpliciter sulla ordinanza qui impugnata, che fa stato fra le parti limitatamente all'odierno contenzioso e che è insuscettibile di produrre ulteriori effetti per il futuro;

e) secondo i principi generali del processo civile e amministrativo, la sentenza di primo grado non può naturaliter fare stato fra le parti, ai sensi dell'art. 8 c.p.a., quanto all'accertamento del contenuto dei diritti soggettivi reali vantati dalle parti, in quanto detto accertamento è devoluto alla giurisdizione del giudice ordinario quale giudice naturale dei diritti soggettivi e diviene oggetto di accertamento solo incidentale da parte del giudice amministrativo, senza quindi efficacia di giudicato, solo cioè ai fini della valutazione della sussistenza delle condizioni dell'azione ad agire e a resistere in giudizio. Pertanto, sarà solo all'esito del giudizio civile eventualmente promosso dalle parti interessate (accertamento della servitù di pubblico passaggio per usucapione ovvero per dicatio ad patriam ovvero actio negatoria servitutis e accertamento della proprietà esclusiva) che si avrà contezza della reale consistenza dei diritti reali reclamati reciprocamente dalle parti (la s.r.l. Oprafin afferma infatti la piena ed esclusiva proprietà, mentre il Comune di Sabaudia reclama la servitù di pubblico passaggio).

10. In definitiva, alla luce delle predette considerazioni, non resta al Collegio che dichiarare la improcedibilità dell'appello per sopravvenuta carenza di interesse alla decisione.

11. Le spese sono compensate tenuto conto delle ragioni della decisione.

P.Q.M.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Settima), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo dichiara improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.

Spese compensate.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorità amministrativa.

Note

La presente decisione ha per oggetto TAR Lazio, Latina, sez. I, sent. n. 183/2023.