Edilizia e urbanistica: il piano di lottizzazione convenzionata acquisisce efficacia solo con la stipula della convenzione
In tema di edilizia e urbanistica, il piano di lottizzazione convenzionata diviene efficace non già con l'approvazione del relativo progetto da parte del Consiglio comunale, ma con la successiva stipula della convenzione; onde, fintantoché questa non sia stata sottoscritta, l'Amministrazione ben può rivedere le proprie determinazioni pianificatorie sulla medesima area, anche decidendo di non addivenire più alla convenzione stessa.
Consiglio di Stato, sezione IV, 21 ottobre 2024, n. 8412
Appalti pubblici: il termine d'impugnazione degli atti di gara decorre dal momento in cui il soggetto interessato ne acquisisce, ovvero è messo in condizione di acquisirne, piena conoscenza
In tema di procedure per l'affidamento di contratti pubblici, ai sensi dell'art. 120 c.p.a., come modificato dall'art. 209, comma 1, lett. a), del d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 («Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici»), il termine decadenziale di trenta giorni stabilito per l'impugnazione degli atti di gara decorre dal momento in cui il soggetto interessato ne acquisisce, ovvero è messo in condizione di acquisirne, eventualmente a seguito dell'esercizio del diritto di accesso, piena conoscenza. ► V. anche CdS, ad. plen., sent. n. 12/2020, e TAR Sicilia, Catania, sez. IV, sent. n. 2062/2023, entrambe in questa Rivista.
Consiglio di Stato, sezione V, 18 ottobre 2024, n. 8352
Accesso ai documenti amministrativi: i pareri resi dall'Avvocatura dello Stato in merito a una lite in potenza o in atto sono sottratti all'accesso, incluso quello civico generalizzato
In tema di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi dell'art. 2, comma 1, del d.P.C.m. 26 gennaio 1996, n. 200 («Regolamento recante norme per la disciplina di categorie di documenti formati o comunque rientranti nell'ambito delle attribuzioni dell'Avvocatura dello Stato sottratti al diritto di accesso»), che richiama l'art. 24, comma 1, della l. 7 agosto 1990, n. 241 («Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»), «in virtù del segreto professionale già previsto dall'ordinamento, al fine di salvaguardare la riservatezza nei rapporti fra difensore e difeso», i pareri resi dall'Avvocatura dello Stato «in relazione a lite in potenza o in atto e la inerente corrispondenza» [lett. a)] sono sottratti all'accesso, incluso quello civico generalizzato [art. 5-bis, comma 3, d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 («Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni»)]. ► V. anche TAR Lazio, sez. I-ter, sent. n. 11472/2024, in questa Rivista.
TAR Lazio, sezione II, 25 ottobre 2024, n. 18678
Elezioni amministrative: in sede di riparto dei seggi occorre aver riguardo non solo ai voti conseguiti dalle singole liste, ma anche a quelli conseguiti dai gruppi di liste collegate al medesimo candidato sindaco
In tema di elezioni amministrative, ai sensi dell'art. 73, commi 8, 9, 10 e 11, del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 («Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali»), nella ripartizione dei seggi - pure a seguito dell'eventuale turno di ballottaggio - occorre aver riguardo non solo ai voti conseguiti dalle singole liste, ma anche a quelli conseguiti dai gruppi di liste collegate al medesimo candidato alla carica di sindaco.
TAR Emilia-Romagna, sezione II, 24 ottobre 2024, n. 744
Appalti pubblici: se l'Amministrazione finanziaria attesta l'esistenza di violazioni fiscali definitivamente accertate a carico di un concorrente, la stazione appaltante deve escluderlo dalla gara
In tema di procedure per l'affidamento di contratti pubblici, ove l'Amministrazione finanziaria abbia attestato l'esistenza di violazioni fiscali definitivamente accertate a carico di un concorrente, la stazione appaltante è tenuta a disporne l'esclusione dalla gara, senza che le sia consentito di valutare in maniera autonoma la questione (fattispecie riguardante un diniego di autorizzazione al subappalto).
TAR Lombardia, sezione I, 23 ottobre 2024, n. 2858
Cittadinanza: sul diniego di naturalizzazione per matrimonio decide il giudice ordinario
Appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario la controversia riguardante il rigetto dell'istanza di concessione della cittadinanza italiana per matrimonio ex art. 5 della l. 5 febbraio 1992, n. 91 («Nuove norme sulla cittadinanza»), configurandosi nella specie una posizione giuridica di diritto soggettivo e non rientrando la materia fra quelle di giurisdizione esclusiva. ► V. anche, in questa Rivista: TAR Lazio, sez. V-bis, sentt. nn. 16659 e 5258/2024; TAR Piemonte, sez. I, sent. n. 253/2023.
TAR Puglia, Lecce, sezione III, 22 ottobre 2024, n. 1107
Pubblico impiego: sul diniego di differimento della presa di servizio decide il giudice ordinario
In tema di pubblico impiego contrattualizzato, appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario la controversia riguardante il provvedimento dell'Amministrazione che rigetta l'istanza, formulata dal vincitore di una procedura selettiva (nel caso di specie, bandita dall'Agenzia delle entrate), di differimento della data di sottoscrizione del contratto di lavoro.
TAR Campania, sezione IV, 21 ottobre 2024, n. 5568
Procedura penale: non è incostituzionale, interpretato «nei sensi di cui in motivazione», l'art. 282-ter, commi 1 e 2, c.p.p. (divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa)
Non sono fondate, «nei sensi di cui in motivazione», le questioni di legittimità costituzionale - sollevate dal GIP del Tribunale di Modena in riferimento agli artt. 3 e 13 Cost. - dell'art. 282-ter, commi 1 e 2, c.p.p., come modificato dall'art. 12, comma 1, lett. d), nn. 1) e 2), della l. 24 novembre 2023, n. 168 («Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica»), là dove, nel disciplinare il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa: a) prevede, quali modalità esecutive inderogabili della misura cautelare, la distanza minima di cinquecento metri e l'attivazione del braccialetto elettronico; b) prescrive l'applicazione di ulteriori misure cautelari, anche più gravi, nel caso di non fattibilità tecnica del controllo remoto.
Corte costituzionale, 4 novembre 2024, n. 173
Processo amministrativo: il termine per appellare la sentenza declinatoria della giurisdizione o della competenza è dimidiato
In tema di processo amministrativo, ai sensi del combinato disposto degli artt. 87, commi 2 e 3, e 105, comma 2, c.p.a., il termine per proporre appello avverso la sentenza declinatoria della giurisdizione o della competenza è dimidiato rispetto a quello previsto per il rito ordinario. ► V. anche, in questa Rivista: CdS, sez. III, sent. n. 9746/2023; sez. V, sentt. nn. 8328/2022 e 228/2016; sez. VII, sent. n. 6063/2022.
CGA Regione Siciliana, 15 ottobre 2024, n. 789
Regioni: è incostituzionale la legge della Sicilia che rinvia per l'ennesima volta (la diciassettesima) le elezioni degli organi degli enti di area vasta
È incostituzionale - per violazione degli artt. 5 e 114 Cost. - la normativa della Regione Siciliana (l. 6/2023) che rinvia ulteriormente le elezioni degli organi degli enti di area vasta, prorogandone il commissariamento. ► V. anche Corte cost., sent. n. 136/2023, in questa Rivista.
Corte costituzionale, 31 ottobre 2024, n. 172
Processo amministrativo: se il giudice converte l'azione di annullamento in quella avverso il silenzio, il ricorso introduttivo o per motivi aggiunti depositato oltre il termine dimidiato di quindici giorni dalla notifica diviene irricevibile
In tema di processo amministrativo, allorché il giudice, avvalendosi del potere di cui all'art. 32, comma 2, c.p.a., abbia disposto la conversione dell'azione di annullamento in quella avverso il silenzio (artt. 31 e 117 c.p.a.), trovano applicazione le previsioni processuali relative alla seconda, inclusa la disciplina del rito camerale con la connessa dimidiazione dei termini [art. 87, commi 2, lett. b), e 3, c.p.a.]; donde l'irricevibilità del ricorso introduttivo o per motivi aggiunti che sia stato depositato oltre il termine perentorio di quindici giorni dall'ultima notificazione.
Consiglio di Stato, sezione II, 17 ottobre 2024, n. 8337
Edilizia e urbanistica: la nozione urbanistica di "pertinenza" è più ristretta di quella civilistica
La nozione urbanistica di "pertinenza" dev'essere intesa in termini restrittivi, ovverosia come riferibile soltanto a opere di modesta entità e accessorie rispetto al manufatto principale, e non anche a opere che, per dimensioni e funzione, posseggano una propria autonomia e siano suscettibili di diversa utilizzazione economica, in quanto dotate di un distinto valore di mercato (fattispecie riguardante una piscina). ► V. anche CdS, sez. VI, sent. n. 8504/2020, in questa Rivista.
Consiglio di Stato, sezione VI, 16 ottobre 2024, n. 8290
Edilizia e urbanistica: il termine per impugnare un titolo edilizio in sanatoria decorre da quando l'interessato ha avuto conoscenza del rilascio dell'atto
In tema di edilizia e urbanistica, il termine per l'impugnazione di un titolo edilizio assentito in sanatoria decorre dalla data in cui l'interessato ha avuto conoscenza del rilascio dell'atto. ► V. anche CdS, sez. VII, sent. n. 10851/2022, e TAR Umbria, sent. n. 509/2020, entrambe in questa Rivista.
Consiglio di Stato, sezione V, 11 ottobre 2024, n. 8198
Diritto amministrativo: il provvedimento privo di firma autografa o recante una firma illeggibile non è di per sé viziato
Il provvedimento amministrativo privo di firma autografa o recante una firma illeggibile non è affetto da invalidità, ove concorrano elementi testuali - indicazione dell'ente competente, nonché qualifica e ufficio di appartenenza del funzionario che l'ha adottato, emergenti anche dal corredo documentale - che consentono di affermare con sicurezza che esso è riconducibile all'Amministrazione ed a chi aveva il potere di emanarlo. ► Contra, TAR Abruzzo, Pescara, sent. n. 174/2020, che ritiene nullo ex art. 21-septies della l. 7 agosto 1990, n. 241 («Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»), per difetto di un elemento essenziale, il provvedimento sprovvisto di sottoscrizione autografa o equipollente.
Consiglio di Stato, sezione V, 10 ottobre 2024, n. 8141
Processo amministrativo: nel giudizio proposto da altri avverso un atto generale o ad effetti inscindibili, è inammissibile l'intervento adesivo dipendente del cointeressato che abbia prestato acquiescenza al provvedimento lesivo
In tema di processo amministrativo: 1) l'art. 28, comma 2, c.p.a. dev'essere interpretato nel senso che, nel giudizio proposto da altri avverso un atto generale o ad effetti inscindibili per una pluralità di destinatari, è inammissibile l'intervento adesivo dipendente del cointeressato che abbia prestato acquiescenza al provvedimento lesivo; 2) qualora sia pendente davanti all'Adunanza plenaria un giudizio nel quale si faccia questione di profili di illegittimità di un atto generale regolatorio avente effetti nei confronti di un'intera categoria di operatori economici, è inammissibile l'intervento, in quella sede, di chi abbia impugnato lo stesso atto con un ricorso ancora pendente presso il Tribunale Amministrativo Regionale (fattispecie riguardante deliberazioni dell'ARERA di approvazione del metodo tariffario idrico).
Consiglio di Stato, adunanza plenaria, 29 ottobre 2024, n. 15
Fisco: la Consulta ribadisce che l'indeducibilità dall'IRAP dell'IMU sugli immobili strumentali non è incostituzionale
Non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale - sollevate dalla Corte di giustizia tributaria di primo grado di Milano e dalla Corte di giustizia tributaria di primo grado di Reggio Emilia in riferimento, nel complesso, agli artt. 3 e 53 Cost. - dell'art. 14, comma 1, del d.lgs. 14 marzo 2011, n. 23 («Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale»), come sostituito dall'art. 1, comma 715, della l. 27 dicembre 2013, n. 147 [«Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)»], là dove prevede l'indeducibilità dell'imposta municipale propria (IMU) sugli immobili strumentali dall'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). ► V. anche Corte cost., sentt. nn. 21/2024 e 262/2020, entrambe in questa Rivista.
Corte costituzionale, 29 ottobre 2024, n. 171
Regioni: non è incostituzionale la normativa della Sardegna sulla destinazione delle risorse che residuano nei bilanci dell'Azienda per la tutela della salute
Non è fondata la questione di legittimità costituzionale - promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri in riferimento all'art. 117, terzo comma, Cost. («coordinamento della finanza pubblica») - della normativa della Regione Sardegna (l. 1/2024) in materia di destinazione delle risorse che residuano nei bilanci dell'Azienda per la tutela della salute (in liquidazione).
Corte costituzionale, 29 ottobre 2024, n. 170
Regioni: è incostituzionale la legge della Sicilia che definisce il Centro per la formazione permanente e l'aggiornamento del personale del servizio sanitario (CEFPAS) quale ente del SSR
È incostituzionale - per violazione dell'art. 117, terzo comma, Cost. («coordinamento della finanza pubblica») - la legge della Regione Siciliana (n. 1/2024) che riconosce natura di ente del Servizio sanitario regionale (SSR) al Centro per la formazione permanente e l'aggiornamento del personale del servizio sanitario (CEFPAS) di Caltanissetta.
Corte costituzionale, 29 ottobre 2024, n. 169
Edilizia e urbanistica: in presenza di variazioni del volume, dell'altezza o della sagoma dell'edificio, non si dà un intervento di demolizione e ricostruzione, ma una nuova costruzione
In tema di edilizia e urbanistica, il criterio discretivo tra intervento di demolizione e ricostruzione, da un lato, e nuova costruzione, dall'altro, è costituito dall'assenza, nel primo caso, ovvero dalla presenza, nel secondo caso, di variazioni del volume, dell'altezza o della sagoma dell'edificio. ► V. anche TAR Lombardia, sez. II, sent. n. 2353/2024, in questa Rivista.
TAR Marche, sezione II, 18 ottobre 2024, n. 809
Edilizia e urbanistica: è illegittimo, per difetto di competenza, il provvedimento del dirigente comunale che rigetta l'istanza di approvazione di un PUA
In tema di edilizia e urbanistica, l'adozione dei piani attuativi spetta alla Giunta comunale qualora essi siano compatibili con lo strumento urbanistico vigente, mentre spetta al Consiglio comunale qualora essi comportino una variante a tale strumento; non rientra, invece, nella competenza dei dirigenti dell'ente locale.
TAR Campania, Salerno, sezione II, 17 ottobre 2024, n. 1905