Processo amministrativo: è inammissibile il ricorso ex art. 116 c.p.a. cumulativamente proposto nei confronti di più soggetti destinatari della medesima istanza di accesso civico generalizzato

In tema di processo amministrativo, è inammissibile il ricorso ex art. 116 c.p.a. cumulativamente proposto nei confronti di una pluralità di soggetti, ciascuno dei quali destinatario di un'istanza di accesso civico generalizzato recante il medesimo contenuto. ► V. anche TAR Veneto, sez. III, sent. n. 920/2023, in questa Rivista.

TAR Emilia-Romagna, Parma, 22 settembre 2023, n. 248

Giurisdizione: sui referendum comunali decide il giudice ordinario

Appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario le controversie riguardanti i referendum comunali, configurandosi nella specie posizioni giuridiche di diritto soggettivo. ► Ma v. anche, in questa Rivista, TAR Abruzzo, sent. n. 232/2022, che ritiene spettare al giudice amministrativo la cognizione su un referendum consultivo regionale.

TAR Toscana, sezione I, 20 settembre 2023, n. 838

Enti locali: legittima la revoca dell'assessore per «divergenze inconciliabili» col sindaco

È legittimo il provvedimento del sindaco che dispone, ex art. 46, comma 4, del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 («Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali»), la revoca di un assessore comunale a motivo dell'esistenza di «divergenze inconciliabili» fra i due soggetti. ► V. anche TAR Basilicata, sent. n. 302/2021, in questa Rivista.

TAR Friuli-Venezia Giulia, 19 settembre 2023, n. 271

Edilizia e urbanistica: l'istanza di sanatoria rende inefficace l'ordine di demolizione dell'opera abusiva fino all'accoglimento o al rigetto dell'istanza stessa, senza incidere sulla decorrenza del termine d'impugnazione dell'ordine

In tema di edilizia e urbanistica, la presentazione di un'istanza di sanatoria ex art. 36 del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 [«Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. (Testo A)»], determina una mera sospensione dell'efficacia dell'ordine di demolizione fino a quando non intervenga l'accoglimento oppure il rigetto (esplicito o, decorsi sessanta giorni, implicito) dell'istanza stessa, senza incidere sulla decorrenza del termine di impugnazione dell'ordine (riforma in parte TAR Campania, Salerno, sez. II, sent. n. 2224/2019). ► V. anche, in questa Rivista: CdS, ad. plen., sent. n. 9/2017; sez. II, sentt. nn. 6181/2021, 980/2021, 6434/2020, 7535/2019 e 4304/2019; sez. IV, sent. n. 2086/2019; sez. V, sent. n. 3051/2015; TAR Campania, sez. VI, sent. n. 672/2022; TAR Friuli-Venezia Giulia, sent. n. 55/2020; TAR Lombardia, sez. IV, sent. n. 409/2022; TAR Toscana, sez. III, sent. n. 1728/2021.

Consiglio di Stato, sezione VI, 27 settembre 2023, n. 8561

Edilizia e urbanistica: è onere del privato provare la data di realizzazione dell'immobile di cui la P.A. ha ordinato la demolizione

In tema di edilizia e urbanistica: a) grava sul privato l'onere della prova in ordine alla data di realizzazione dell'immobile di cui è stata disposta la demolizione, onde dimostrare l'insussistenza dell'abuso; b) tale onere non può essere assolto mediante dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà o semplici dichiarazioni rese da terzi, poiché non verificabili (conferma TAR Puglia, Lecce, sez. II, sent. n. 1652/2019). ► V. anche, in questa Rivista: CGARS, sentt. nn. 291/2021 e 1003/2020; TAR Basilicata, sent. n. 201/2020; TAR Lazio, sez. II stralcio, sent. n. 4927/2023.

Consiglio di Stato, sezione VI, 26 settembre 2023, n. 8510

Processo amministrativo: il termine per proporre appello decorre dalla pubblicazione (termine lungo) o dalla notificazione (termine breve) della sentenza, indipendentemente dalla comunicazione di avvenuto deposito della segreteria del TAR

In tema di processo amministrativo, il termine per proporre appello decorre dalla pubblicazione (termine lungo) o dalla notificazione (termine breve) della sentenza, indipendentemente dalla comunicazione di cui all'art. 89, comma 3, c.p.a. (dichiara irricevibile per tardività l'appello avverso TAR Lazio, sez. II, sent. n. 6495/2019).

Consiglio di Stato, sezione V, 25 settembre 2023, n. 8497

Processo amministrativo: appello improcedibile se nelle more del giudizio sopravviene un atto (non meramente) confermativo del provvedimento impugnato

È improcedibile, per sopravvenuta carenza di interesse, il ricorso in appello concernente un provvedimento amministrativo che, nelle more del giudizio, sia stato sostituito da un atto di conferma in senso proprio, come tale dotato di autonoma efficacia lesiva della sfera giuridica del destinatario e, pertanto, da impugnare nei termini di legge (dichiara improcedibile l'appello avverso TAR Lombardia, Brescia, sez. II, sent. n. 1725/2016). ► V. anche, in questa Rivista: CdS, sez. III, sentt. nn. 8590/2021 e 2564/2017; sez. V, sent. n. 1507/2019; TAR Lombardia, Brescia, sez. I, sent. n. 787/2019; TAR Lazio, sez. II-quater, sent. n. 10245/2015.

Consiglio di Stato, sezione III, 22 settembre 2023, n. 8484

Elezioni amministrative: se l'elettore vota per una lista ed esprime la propria preferenza per uno o più candidati appartenenti a un'altra lista, il voto di lista prevale su quello di preferenza

In tema di elezioni amministrative, ai sensi dell'art. 57 del d.P.R. 16 maggio 1960, n. 570 («Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle Amministrazioni comunali»), qualora l'elettore abbia votato per una lista ed espresso la propria preferenza per uno o più candidati appartenenti a un'altra lista, deve ritenersi valido il voto di lista e inefficace quello di preferenza (conferma TAR Sicilia, Catania, sez. IV, sent. n. 565/2023). ► V. anche CdS, sez. V, sentt. nn. 1477/2016 e 5384/2015, entrambe in questa Rivista.

CGA Regione Siciliana, 5 settembre 2023, n. 557

Sport: incostituzionale il divieto assoluto, per chi ha già svolto tre mandati, di ricoprire cariche direttive nelle strutture territoriali delle federazioni sportive nazionali

È incostituzionale - per violazione degli artt. 2, 3 e 18 Cost. - l'art. 16, comma 2, ultimo periodo, del d.lgs. 23 luglio 1999, n. 242 («Riordino del Comitato olimpico nazionale italiano - CONI, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»), con riferimento all'inciso «, nonché ai presidenti e ai membri degli organi direttivi delle strutture territoriali delle federazioni sportive nazionali e delle discipline sportive associate», nella parte in cui estendeva agli organi territoriali in questione il divieto posto dall'art. 16, comma 2, secondo periodo, del medesimo d.lgs., nel testo vigente prima delle modifiche di cui all'art. 39-bis del d.l. 22 giugno 2023, n. 75 («Disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l'organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l'anno 2025»), convertito, con modificazioni, nella l. 10 agosto 2023, n. 112.

Corte costituzionale, 29 settembre 2023, n. 184

Processo civile: l'atto d'appello in formato analogico, successivamente riprodotto in formato digitale ai fini della notificazione telematica, munito dell'attestazione di conformità all'originale, non richiede la firma digitale del difensore

In tema di processo civile, l'atto d'appello in formato analogico, successivamente riprodotto in formato digitale ai fini della notificazione telematica, munito dell'attestazione di conformità all'originale, non richiede la firma digitale del difensore (che, invece, dev'essere presente in calce alla notificazione effettuata a mezzo posta elettronica certificata), essendo sufficiente che la copia telematica rechi la menzionata attestazione di conformità, redatta secondo le disposizioni ratione temporis vigenti.

Corte di cassazione, sezione II civile, 12 settembre 2023, n. 26355

Processo civile: la parte rimasta soccombente su una questione deve proporre appello incidentale condizionato, pena il formarsi del giudicato sul punto

In tema di processo civile, soltanto la parte totalmente vittoriosa in primo grado non ha l'onere di riproporre con appello incidentale le domande o eccezioni non accolte nella sentenza e, per sottrarsi alla presunzione di rinuncia di cui all'art. 346 c.p.c., può limitarsi a riproporle nella comparsa di risposta e nelle successive difese, fino all'udienza di precisazione delle conclusioni; mentre la parte che sia rimasta soccombente su una questione (come chi abbia visto rigettata la propria domanda riconvenzionale) ha l'onere di proporre appello incidentale condizionato, pena il formarsi del giudicato sul punto.

Corte di cassazione, sezione II civile, 12 settembre 2023, n. 26321

Giurisdizione: la condotta del gestore della struttura ricettiva che omette di versare al Comune le somme riscosse a titolo di imposta di soggiorno non integra più un illecito erariale e, pertanto, è sottratta alla cognizione della Corte dei conti

A seguito dell'entrata in vigore dell'art. 180 del d.l. 19 maggio 2020, n. 34 («Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19»), convertito, con modificazioni, nella l. 17 luglio 2020, n. 77, la condotta del gestore della struttura ricettiva che ometta di versare al Comune le somme riscosse a titolo di imposta di soggiorno non integra più un illecito erariale e, pertanto, è sottratta alla giurisdizione della Corte dei conti, attesa la natura esclusivamente tributaria del rapporto intercorrente fra il gestore e l'ente locale impositore. ► V. anche Cass. pen., sez. VI, sent. n. 30227/2020, in questa Rivista.

Corte dei conti, s.g. Lazio, 26 settembre 2023, n. 606

Adozione: non sono fondate le questioni di costituzionalità dell'art. 27, comma 3, l. 184/1983, là dove non consente al giudice di valutare il preminente interesse del minore a mantenere relazioni socio-affettive con componenti della famiglia d'origine

Non sono fondate, anche «nei sensi di cui in motivazione», le questioni di legittimità costituzionale - sollevate dalla Corte di cassazione in riferimento, nel complesso, agli artt. 2, 3, 30 e 117, primo comma, Cost., quest'ultimo in relazione all'art. 8 CEDU e agli artt. 3, 20, comma 3, e 21 della Convenzione sui diritti del fanciullo - dell'art. 27, comma 3, della l. 4 maggio 1983, n. 184 («Diritto del minore ad una famiglia»), là dove esclude la valutazione in concreto del preminente interesse del minore a mantenere rapporti, secondo le modalità stabilite in via giudiziale, con componenti della famiglia di origine entro il quarto grado di parentela.

Corte costituzionale, 28 settembre 2023, n. 183

Processo penale: inammissibili le questioni di costituzionalità dell'art. 83 c.p.p., là dove non prevede che, nel caso di responsabilità sanitaria ex lege 24/2017, l'assicuratore possa essere citato a richiesta dell'imputato

Sono inammissibili, per «l'inadeguata ricostruzione della cornice normativa di riferimento», le questioni di legittimità costituzionale - sollevate dal Tribunale di Avellino in riferimento agli artt. 3, primo comma, e 24 Cost. - dell'art. 83 c.p.p., là dove non prevede che, nel caso di responsabilità civile derivante dall'assicurazione obbligatoria posta a carico degli esercenti la professione sanitaria dalla l. 8 marzo 2017, n. 24 («Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie»), l'assicuratore possa essere citato a richiesta dell'imputato.

Corte costituzionale, 28 settembre 2023, n. 182

Appalti pubblici: il RUP non può escludere dalla gara un operatore economico sulla base di un'autonoma rivalutazione della sua offerta

In tema di procedure per l'affidamento di contratti pubblici, è illegittimo, per difetto di competenza, il provvedimento col quale il responsabile unico del procedimento (RUP) dispone l'esclusione dalla gara di un operatore economico sulla base di un'autonoma rivalutazione della relativa offerta.

TAR Calabria, sezione I, 18 settembre 2023, n. 1157

Giurisdizione: sulla sospensione dall'esercizio delle professioni sanitarie per inottemperanza all'obbligo vaccinale contro il Covid-19 decide il giudice ordinario

Appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario le controversie riguardanti la sospensione dall'esercizio delle professioni sanitarie per inottemperanza all'obbligo vaccinale, imposto dalla legge, contro il SARS-CoV-2. ► V. anche Corte cost., sent. n. 16/2023, e TAR Friuli-Venezia Giulia, sent. n. 419/2022, entrambe in questa Rivista.

TAR Sicilia, Catania, sezione II, 15 settembre 2023, n. 2671

Immigrazione: sui provvedimenti amministrativi in materia di diritto all'unità familiare decide il giudice ordinario

In tema di immigrazione, ai sensi dell'art. 30, comma 6, del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 («Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero»), appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario le controversie riguardanti il diniego del nullaosta al ricongiungimento familiare o del permesso di soggiorno per motivi familiari, nonché gli altri provvedimenti dell'autorità amministrativa in materia di diritto all'unità familiare. ► V. anche TAR Lombardia, sez. IV, sent. n. 294/2022, e TAR Lombardia, Brescia, sez. II, sent. n. 1089/2022, entrambe in questa Rivista.

TAR Campania, sezione VI, 14 settembre 2023, n. 5094

Processo amministrativo: l'omesso deposito di copia della sentenza impugnata comporta l'inammissibilità dell'appello

In tema di processo amministrativo, ai sensi dell'art. 94 c.p.a., l'omesso deposito, nel termine di trenta giorni dall'ultima notificazione del ricorso in appello, di una copia (anche non autentica) della sentenza impugnata comporta l'inammissibilità del gravame (dichiara inammissibile l'appello avverso TAR Sicilia, Catania, sez. III, sent. n. 3764/2021). ► V. anche, in questa Rivista: CdS, sez. VI, sentt. nn. 10185 e 4520/2022; CGARS, sent. n. 86/2023.

CGA Regione Siciliana, 4 settembre 2023, n. 554

Salute: è incostituzionale la mancata previsione dell'indennizzo per chi abbia subito una menomazione permanente dell'integrità psico-fisica a causa della vaccinazione contro il papillomavirus

È incostituzionale - per violazione degli artt. 2, 3 e 32 Cost. - l'art. 1, comma 1, della l. 25 febbraio 1992, n. 210 («Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati»), là dove non prevede il diritto a un indennizzo, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla medesima legge, a favore di chiunque abbia riportato lesioni o infermità, da cui sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, a causa della vaccinazione contro il contagio da papillomavirus umano (HPV). ► V. anche, in questa Rivista: Corte cost., sentt. nn. 118/2020 e 268/2017; Cass. civ., sez. lav., sentt. nn. 27101/2018 e 11339/2018.

Corte costituzionale, 26 settembre 2023, n. 181

Pubblico impiego: ai fini del diritto all'indennità ex art. 1 l. 86/2001, deve considerarsi «d'autorità» ogni trasferimento volto a soddisfare in via primaria l'interesse pubblico, anche se c'è l'assenso o la disponibilità del dipendente

In tema di pubblico impiego, ai fini della corresponsione dell'indennità prevista dall'art. 1 della l. 29 marzo 2001, n. 86 («Disposizioni in materia di personale delle Forze armate e delle Forze di polizia»), deve considerarsi disposto «d'autorità» ogni trasferimento volto a soddisfare in via primaria l'interesse pubblico, da ritenersi prioritario nei casi di assegnazione di funzioni superiori o spiccatamente diverse o di maggiore responsabilità rispetto a quelle precedentemente svolte; in detti casi, le eventuali dichiarazioni di assenso o di disponibilità dell'interessato comportano acquiescenza rispetto alla sede di destinazione e, più in generale, rispetto agli effetti e all'operatività del trasferimento, ma non rappresentano una rinuncia all'indennità, la quale è oggetto di un diritto di credito che sorge in presenza dei presupposti di legge, ossia allorquando la mobilità rappresenta un modo con cui l'Amministrazione realizza i propri obiettivi (conferma TAR Basilicata, sent. n. 254/2021). ► V. anche CdS, ad. plen., sent. n. 1/2016, in questa Rivista.

Consiglio di Stato, sezione II, 20 settembre 2023, n. 8435

L. Ciafardini (cur.)

Codice del lavoro

Simone, 2023

M. D'Amico

Parole che separano

Raffaello Cortina, 2023

F. Bartolini (cur.)

Codice del lavoro

La Tribuna, 2023